Biblioteca-ponte

La proposta progettuale riguarda un ponte-biblioteca che collega il quartiere di Valco San Paolo con quello della Magliana, in un intervento organico pensato per assolvere sia funzioni di centro culturale, strettamente connesse al servizio biblioteca ed offrire spazi a servizio dell’intero quartiere (co‐working, laboratori, sala polifunzionale, spazi pubblici aperti).

I due quartieri, situati l’uno su la sponda destra del Tevere (all’altezza di via Parravano), e l’altro sul Lungotevere della Magliana sono molto diversi fra loro per assetto urbano e culturale, come emerso dal sopralluogo.

Il progetto nasce dall’esigenza di connettere le sponde del fiume Tevere rappresentate dai punti A e B: le diverse dimensioni di questi ultimi bilanciano la disomogeneità dei caratteri urbani, storici e culturali dei due quartieri. In pianta il percorso diretto che connette i due poli si flette, giustapponendosi alla corrente del Tevere che vi scorre sotto; ed anche in prospetto la forma viene plasmata secondo l’idea di flusso e movimento. Di conseguenza, i poli A e B subiscono un’inflessione e un’estrusione, diventando rispettivamente una piazza circolare dotata di ampi gradini-sedute, ed una terrazza coperta ad uso del ristorante.

L’attraversamento del fiume è previsto in vari modi: un percorso veloce, situato sul lato nord-ovest, caratterizzato da una pendenza minore; un percorso panoramico sulla copertura, alla cui cima un allargamento permette di soffermarsi ad osservare i due volti della città; ed infine un percorso di accesso, in discesa, direttamente alla biblioteca. In corrispondenza dell’ingresso di quest’ultimo si apre in una piccola piazza, che oltre ad offrire un punto di raccolta, connette strettamente l’edificio all’acqua, trovandosi nel punto più basso della curva. Così l’elemento acqua diventa fondamentale, tanto da entrare letteralmente negli ambienti della biblioteca.

L’ingresso principale si colloca in una sorta lacerazione della forma complessiva, arretrando rispetto alla piazza così da offire un’area riparata alle intemperie, ed all’interno, sulla grande volta che si crea, giace una scalinata che dà accesso al livello rialzato del secondo piano. Sono previsti altri due ingressi secondari, situati alle due estremità che permettono di usufruire della struttura in orari diversi: la biblioteca è infatti accessibile dalle ore 8:00 alle ore 20:00, mentre la zona di co-working ed il ristorante rimangono attive h24.

 

Lo spazio interno, giocato sulle linee curve è articolato intorno di un grande vuoto centrale: da un lato sono collocati gli spazi di biblioteca e l’altro lato sale verso l’alto grazie ad una rampa che diminuisce di raggio seguendo l’andamento dei muri esterni.

Il piano di ingresso è caratterizzato da una grande apertura ad arco che conduce nella zona di reception disposta nello spazio a tutta altezza. A destra ed a sinistra sono disposti guardaroba, co-working, sala multimediale, spazio polivalente, passaggio al punto di ristoro e gli ingressi secondari.

Il secondo piano è caratterizzato dalla presenza di un livello rialzato con delle postazioni per la lettura che viene illuminato dal alto grazie ad un lucernario. Al di sotto di questo livello sono poi disposti il deposito dei libri e gli altri servizi, separati dalla sala di lettura principale attraverso una parete formata da scaffali.

Il terzo ed ultimo piano, dedicato ad i laboratori ed a postazioni di lettura, è pensato come openspace ed affaccia anch’esso sul vuoto centrale. La particolarità di questo spazio è data dalla presenza di una terrazza panoramica che offre luce al terzo piano ed al livello rialzato del piano sottostante.

Oltre alle grandi aperture di primo e secondo piano sono previste lunghe finestre rivolte verso sud-est, create grazie dalla zigrinatura degli strati di involucro su lato nord-ovest. La zona di co-working si illumina invece attraverso le aperture vetrate situate nell’alzata dei gradoni dell’anfiteatro presenti nella piazza esterna sul lato della Magliana.

Gli approdi dei flussi di percorrenza sono rappresentati da una serie di passaggi e piazze articolati su diversi livelli, dei quali le varie terrazze circolari hanno il ruolo di cerniere, e da cui possono poi dipanarsi innumerevoli percorsi.

L’involucro del fabbricato è costituito da un insieme di superfici rigate; questo consente di trattrare la struttura come un sistema di enormi travi retticolari evitando di inserire ulteriori pilastri.

  • Località : Roma
  • Status : il progetto di studio
  • Anno : 2017
  • Progettista : Anastasiia Orlova
  • Professore : Alfonso Giancotti
  • Assistenti del professore : Allegra Albani, Marco Tanzilli, Claudia Ricciardi

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